Un networking multicloud ibrido è essenziale per connettere workload e dati distribuiti, soprattutto quando si parla di IA
A cura di David Tairych, Principal Solutions Architect di Equinix
Oggi, tre forze principali stanno ridefinendo il panorama tecnologico: la proliferazione del cloud, la crescita smisurata dei dati e l’accelerazione delle iniziative legate all’IA. Tutto ciò, unito al costante ingresso di nuove tecnologie nel mercato, obbliga le aziende a continuare ad evolvere le infrastrutture IT, spingendo i propri i team ad essere sempre più agili e reattivi. In questo contesto, la strategia di networking può rappresentare un freno oppure un motore per l’innovazione.
Il panorama multicloud ibrido in espansione
Le aziende moderne operano in ambienti multicloud ibridi che vanno ben oltre i data center tradizionali e i principali hyperscaler. Si tratta di ecosistemi complessi che combinano infrastrutture private di proprietà (cloud privati, sistemi on-premise, hardware in colocation) con una crescente varietà di ambienti cloud esterni.
Quando si parla di cloud, il pensiero va subito ad Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud. Tuttavia, oggi le imprese si affidano a un mix molto più articolato che comprende infrastrutture private integrate con decine di piattaforme esterne. Le organizzazioni utilizzano in media 112 diverse applicazioni SaaS, con le grandi aziende che ne utilizzano circa 158. Inoltre, a causa della corsa allo sviluppo dell’IA, stanno emergendo nuovi “neocloud” come Nebius, Groq, CoreWeave e Lambda Labs, che offrono calcolo accelerato da GPU, modelli di pricing flessibili, accesso più rapido all’hardware di ultima generazione e supporto mirato per casi d’uso specifici di intelligenza artificiale. A questo si aggiungono piattaforme cloud specializzate che rispondono a esigenze aziendali più ampie: conformità normativa (come la data residency), certificazioni di sicurezza settoriali o funzionalità uniche non presenti nei provider mainstream.
I dati vivono ovunque e ciò rende la connettività essenziale
Con tutte queste piattaforme operative nel panorama IT, le aziende si ritrovano con dati critici distribuiti su un numero sempre crescente di sistemi. Questo avviene perché nessuna piattaforma può gestire in modo ottimale ogni funzione aziendale. Oggi, ciascun risultato di business si basa su un insieme eterogeneo di infrastrutture e applicazioni che devono dialogare tra loro in tempo quasi reale per offrire un’esperienza fluida.
L’adozione dell’IA a livello aziendale è un esempio di come i workload moderni stiano cambiando radicalmente i requisiti di networking. Si pensi a un sistema di assistenza clienti basato sull’intelligenza artificiale che deve accedere allo storico dei clienti in Salesforce, ai dati di prodotto da un ERP on-premise, alle interazioni da ServiceNow e alle informazioni di inventario da sistemi logistici, il tutto con una risposta quasi istantanea per garantire la soddisfazione del cliente. Le reti tradizionali, pensate per flussi dati prevedibili tra endpoint fissi, non sono in grado di gestire questi scenari dinamici e multi-sorgente.
Allo stesso tempo, le organizzazioni devono essere a conoscenza di dove vengono archiviati i dati per soddisfare requisiti normativi complessi, come il GDPR in Europa, le leggi sulla residenza dei dati nei mercati emergenti e gli standard di conformità specifici per settore.
Questa evoluzione va oltre l’IA e riguarda tutti i casi d’uso digitali avanzati per cui le aziende hanno ora bisogno di una strategia di networking multicloud a prova di futuro.
Identificare i requisiti di networking delle aziende moderne
La convergenza tra adozione dell’IA, crescita dei dati e proliferazione del cloud crea sia opportunità che complessità. Le organizzazioni che agiscono ora per implementare una strategia di networking multicloud ibrido – utilizzando connettività software-defined e vendor-neutral su tutto il proprio stack tecnologico – possono trasformare la complessità in vantaggio competitivo. Chi non si farà trovare preparato, si troverà invece limitato dalle restrizioni della rete.
Questi fattori richiedono un nuovo approccio al networking ibrido multicloud che risponda a diversi requisiti critici:
· Connettività coerente: collegare l’infrastruttura aziendale con l’intero spettro di ambienti cloud e SaaS da un’unica piattaforma, evitando i costi e le complessità delle connessioni punto-punto.
· Performance prevedibile: garantire prestazioni di rete stabili (latenza, banda, affidabilità), indipendentemente dalla destinazione.
· Sicurezza e compliance: mantenere la sicurezza dei dati e la conformità normativa, anche quando le informazioni attraversano ambienti ibridi con modelli di sicurezza, giurisdizioni e regolamenti differenti.
· Semplicità operativa: ridurre l’onere gestionale attraverso il controllo centralizzato, l’automazione e interfacce standardizzate.
· Flessibilità futura: integrare facilmente nuove piattaforme e servizi cloud senza modificare l’architettura di rete, così da abilitare l’adozione di nuove tecnologie senza vincoli infrastrutturali.
Una soluzione globale per il networking multicloud ibrido
Le aziende hanno bisogno di un framework e di una soluzione completa, progettati per gestire la complessità degli ambienti multicloud ibridi. L’approccio cloud-neutral di Equinix, con la sua connettività senza limiti e i suoi ecosistemi digitali integrati e versatili, si è dimostrato efficace per migliaia di aziende in tutto il mondo.
Inoltre, strumenti come Equinix Fabric®, Fabric Cloud Router e Equinix Network Edge, consentono di gestire la rete in modo più efficiente, abilitando connessioni rapide tra ambienti eterogenei e facilitando l’integrazione di servizi cloud avanzati, inclusi quelli dedicati all’intelligenza artificiale.
In un contesto in cui flessibilità, interoperabilità e velocità di adattamento sono sempre più centrali, adottare soluzioni che semplifichino il networking multicloud rappresenta un passo concreto per affrontare le sfide dell’IT contemporaneo.